Il Viaggio di Bitcoin: dal manifesto Cypherpunk ai Degen

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Bentornati su Oh My Rug, dove separiamo miti e realtà del mondo crypto—con un pizzico di ironia, ovviamente.

Oggi esploriamo il viaggio di Bitcoin, dalla sua nascita come simbolo di rivoluzione finanziaria fino alla sua trasformazione in un fenomeno globale. Partiamo dal Manifesto Cypherpunk, passando per il Bitcoin Whitepaper, per poi analizzare l’adozione attraverso il famoso grafico della diffusione delle innovazioni di Everett Rogers.

Spoiler: quello che è iniziato come un sogno di libertà finanziaria è finito con TikTok influencer che shillano memecoin.


Atto 1: Gli Innovatori – I Cypherpunk e la Genesi di Bitcoin

All’inizio, c’erano i cypherpunk: una banda di ribelli ossessionati dalla privacy che credevano nel potere della crittografia per combattere il controllo centralizzato. Nel 1993, Eric Hughes scrisse il Manifesto Cypherpunk, dichiarando:
“La privacy è necessaria per una società aperta nell’era elettronica.”

Da questa ideologia nacque Bitcoin, grazie a un misterioso sviluppatore o gruppo chiamato Satoshi Nakamoto, che nel 2008 pubblicò il Bitcoin Whitepaper.

L’innovazione di Satoshi era rivoluzionaria: creare un sistema di pagamento elettronico peer-to-peer che non dipendesse da banche o intermediari. Ma, all’epoca, gli unici a interessarsene erano:

  • Nerd della tecnologia, eccitati dal codice.
  • Libertari, entusiasti di un sistema monetario libero dal controllo governativo.
  • Geek ostinati, disposti a minare Bitcoin su laptop di dieci anni fa.

Nella curva della diffusione delle innovazioni, questo era lo stadio degli Innovatori: l’era in cui solo i veri nerd capivano cosa stava succedendo.


Atto 2: I Primi Adopters– L’Era di Silk Road

Mentre Bitcoin strisciava lentamente per l’oscurità, trovò il suo primo use case: acquistare e vendere beni illegali su Internet. Ecco Silk Road, il Marketplace del deep web, ove è possibile acquistare qualsiasi cosa, dall’erba ai lanciarazzi (probabilmente).

Questa fase vide l’adozione di Bitcoin da parte di:

  • Libertari, che odiavano le banche.
  • Acquirenti anonimi, desiderosi di fare acquisti senza lasciare tracce su PayPal.
  • I primi investitori, che scommettevano su Bitcoin come il futuro del denaro.

Era il periodo più punk rock della storia di Bitcoin: ribelle, caotico e un po’ illegale.


Atto 3: La Prima Maggioranza – La Follia delle ICO

Nel 2017, Bitcoin sfiorai $20.000. Improvvisamente, le crypto diventano mainstream, e le ICO (Initial Coin Offerings) diventano la nuova moda. In pratica, chiunque con un sito web e un PDF poteva lanciare un token e raccogliere milioni.

Questa era la fase della Prima Maggioranza, dove la narrativa di “rivoluzione finanziaria” venne sostituita da “arricchisciti in fretta”.

  • Bitcoin diventa la porta d’ingresso per comprare token in ICO.
  • I meme “When Lambo?” e “HODL” prendono il sopravvento.
  • Gli ideali di decentralizzazione e privacy vengono spazzati via dall’avidità e dalla speculazione.

Bitcoin passa da strumento rivoluzionario a bene speculativo. Le persone non si preoccupavano più del manifesto Cypherpunk: volevano solo comprare basso e vendere alto (facendo poi il contrario).


Atto 4: La Seconda Maggioranza – L’Era delle Istituzioni

Nel 2020, Bitcoin subisce un’altra trasformazione. Con l’arrivo delle istituzioni, passa da essere una moneta ribelle a un vero asset finanziario.

  • Tesla acquista Bitcoin, e Elon Musk diventa il volto pubblico (a volte controverso) del crypto.
  • Hedge fund e investitori istituzionali entrano nel mercato.
  • Gli ETF su Bitcoin rendono più facile per tutti investire senza dover aprire un wallet.

Nella curva di Rogers, questa è la Seconda Maggioranza: Bitcoin è finalmente mainstream, ma il prezzo da pagare è che i valori originali dei Cypherpunk sono ormai un ricordo lontano. Le stesse banche che demonizzavano Bitcoin, hanno iniziato ad acquistare BTC. Divertente, vero?


Atto 5: I Ritardatari – I Fiat Maximalist Cedono a Bitcoin

Oggi, anche i difensori del denaro tradizionale (fiat maximalist) stanno iniziando a interessarsi a Bitcoin. Non perché lo vogliano, ma perché non possono più ignorarlo.

  • Le banche centrali stanno sviluppando le loro valute digitali (CBDC).
  • I governi regolamentano sempre di più il settore crypto.
  • Bitcoin diventa un argomento nei summit sul clima e sulla tecnologia.

I ritardatari sono entrati in scena, portando Bitcoin a un livello di adozione mai visto prima.


Bitcoin: Dal Sogno dei Cypherpunk alle Memecoin su TikTok

Guardando indietro, la storia di Bitcoin è sia ispirante che ridicola. Ciò che è iniziato come un’idea rivoluzionaria è diventato un fenomeno globale, ma ha anche perso gran parte della sua anima lungo la strada.

Il Manifesto Cypherpunk e il Bitcoin Whitepaper avevano gettato le basi per una rivoluzione finanziaria. Ma lungo la curva dell’adozione, siamo arrivati a sponsorizzazioni di Dogecoin in NASCAR e influencer che vendono token su TikTok.

Bitcoin rimarrà sempre il re del crypto, o sarà superato da qualcosa di nuovo? Solo il tempo ce lo dirà.


Cosa ne pensi? Bitcoin è rimasto fedele alle sue origini o ha perso la sua strada? Lascia i tuoi pensieri nei commenti, e ricorda: HODL (a meno che tu non sia pronto per comprare quella Lambo).

Scritto per voi dal vostro amichevole AlexFer33 di quartiere.

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Il Mito della Lamborghini: Quando i Sogni Crypto Incontrano la Realtà

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Bentornati su Oh My Rug, dove smascheriamo i miti crypto e li confrontiamo con la cruda realtà, un meme alla volta.

Oggi parliamo di uno dei simboli sacri della cultura crypto: la Lamborghini.

Per oltre un decennio, la frase “When Lambo?” è stata il massimo status symbol, il sogno proibito, la battuta da degen, e, diciamolo, un rugpull in attesa di accadere. Perché mentre tutti parlano di “fare il colpaccio” e di sfrecciare in autostrada con una Aventador cromata, la realtà è spesso molto diversa.

Quindi scopriamo: “Come è nata la leggenda della Lambo nel mondo crypto e perché è diventata il meme definitivo?”


Atto 1: La Nascita del Mito della Crypto Lambo

Torniamo indietro al 2017, quando Bitcoin ha sfiorato per la prima volta i $20.000, le altcoin esplodevano ogni giorno, e le ICO piovevano dal cielo. Ecco dove nasce il nuovo mantra: “o Lambo o niente.”

  • I primi cryptomilionari iniziano ad acquistare Lamborghini come prova del loro successo.
  • Le ICO promettono Lambo nei loro pitch (sì, è successo davvero).
  • “When Lambo?” diventa la domanda definitiva del trader medio.

L’idea era semplice: Se non incassavi abbastanza per comprare una Lambo, avevi davvero vinto?


Atto 2: La Realtà. Chi Compra Davvero una Lambo?

Per ogni crypto bro che è davvero riuscito a comprarsi una Lambo, ce ne sono almeno mille altri che:

  • Hanno holdato troppo a lungo e sono stati ruggati.
  • Si sono presi i profitti troppo presto, per poi pentirsene.
  • Hanno reinvestito tutto in shitcoin e hanno perso ogni centesimo.

Diciamolo chiaramente: La maggior parte di quelli che gridavano “When Lambo?” hanno finito per comprarsi una Toyota usata.

I mercati crypto sono spietati, e se non hai incassato al momento giusto, il tuo sogno della Lambo è probabilmente diventato un piano di sopravvivenza in pieno bear market.


Atto 3: La Bull Run del 2021 – Il Ritorno della Lambo

Arriviamo al 2021, quando Bitcoin schizza a $69.000. Il mito della Lambo torna più forte che mai.

  • I milionari degli NFT flexano le loro Lambo come se fosse un tratto di personalità.
  • I trader di Binance chain si autoproclamano “Lambo gang.”
  • Gli influencer noleggiano Lamborghini per vendere corsi su “come diventare ricchi con le crypto.”

Era di nuovo stagione delle ICO, solo che stavolta erano gli NFT e le memecoin a sostituire i progetti fasulli degli anni precedenti.


Atto 4: Il Crollo del 2022-2023 – Dove Sono Finite Tutte le Lambo?

Poi è arrivato il bear market, e improvvisamente…

  • Le Lambo sono svanite.
  • I “trader milionari” sono spariti da Twitter.
  • I crypto bro sono tornati a chiedere gli airdrop invece di testare le Aventador.

Il peggio? Molti di quelli che hanno comprato una Lambo nella bull run sono stati costretti a venderla in perdita per coprire i loro debiti.

Immagina di trasformare la tua Lambo da sogno in una Honda Civic usata perché hai scommesso troppo facendo trading in leva su una memecoin.

E per quelli che hanno perso tutto? I meme del “Tornare a lavorare da McDonald’s” sono esplosi di nuovo.

  • Bitcoin crolla del 50%? È ora di mettere il cappellino di McDonald’s.
  • Portafoglio altcoin giù del 90%? Benvenuto al turno di notte alla friggitrice.
  • Liquidato di nuovo? “Sir, vuole delle patatine con il suo ordine?”

McDonald’s è ufficialmente diventato il piano B per tutti i trader falliti, e il meme ritorna puntuale ad ogni bear market.


Atto 5: Il 2024 e Oltre – Il Sogno della Lambo è Morto?

Con un mercato crypto sempre più istituzionalizzato, la domanda “When Lambo?” non è più così comune. Certo, qualche degen sogna ancora in grande, ma il settore è cambiato:

  • I venture capitalist e le istituzioni dominano lo spazio. Non comprano Lambo—comprano influenza politica.
  • I trader AI e DeFi sono troppo impegnati a fare yield farming per pensare alle macchine sportive.
  • Le nuove generazioni di investitori crypto puntano sul reddito passivo invece di buttare tutto su un asset che si svaluta nel tempo.

Eppure, il mito della Lambo rimane. Perché, alla fine della giornata, le crypto non rappresentano solo guadagni: rappresentano un sogno.


Conclusione: Qual è il Nuovo “When Lambo?”

Mentre le Lambo resteranno sempre un simbolo nella cultura crypto, stanno emergendo nuovi modi di flexare:

  • “When Private Jet?” – Perché accontentarsi di un’auto quando puoi volare?
  • “When Citadel?” – I miliardari crypto non vogliono solo una casa, vogliono un’isola intera.
  • “When AI Startup?” – Ormai il vero flex non è più la ricchezza, ma investire nel futuro.

Quindi, mentre la Lamborghini resterà per sempre una leggenda nel mondo crypto, le nuove generazioni di degens stanno già puntando più in alto.

Il sogno della Lambo morirà mai? Probabilmente no. Ma se nel 2025 stai ancora chiedendo “When Lambo?”, probabilmente hai già perso il treno.

E se le cose vanno male? Beh, almeno McDonald’s sta ancora assumendo.


Qual è la tua storia preferita sulle Lambo? Sei mai stato vicino a comprarne una o il mercato ti ha ruggato prima? Raccontaci nei commenti!

Scritto per voi dal vostro amichevole AlexFer33 di quartiere.

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Il Governo degli Stati Uniti: La Whale Che Nessuno Si Aspettava

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Bentornati su Oh My Rug, dove smascheriamo le truffe e facciamo ironia sul mondo crypto. Oggi parliamo della più grande balena “silente” in gioco—il Governo degli Stati Uniti.

Sì, gli stessi che per anni ci hanno avvertito sui “pericoli delle cryptovalute”. E ora? Beh, possiedono uno dei più grandi portafogli di Bitcoin al mondo. E come hanno ottenuto tutto quell’oro digitale? Hanno fatto DCA ad ogni dip di Bitcoin? Sono entrati sulle memecoin al momento giusto? No. Se lo sono semplicemente presi.

Benvenuti nel portafoglio crypto governativo definitivo. Si ringraziano Silk Road, FTX e tutti gli utenti che tengono i fondi sugli exchange. Bando alle ciance, andiamo a scoprire tutti i dettagli.


Come ha fatto il Governo USA a Diventare una Whale Senza Comprare neanche una singola monetina?

Se controllate i dati on-chain (ringraziamo Arkham Intelligence per la gentile concessione), il governo degli Stati Uniti ha un quantitativo folle di cryptovalute sotto il suo controllo. Ma a differenza della tua balena crypto preferita, che ha avuto fortuna con le memecoin, il governo non ha rischiato nulla. Si sono semplicemente “presi” ciò che non gli apparteneva. Ora siedono su miliardi di Bitcoin confiscati.

Passo 1: Abbattiamo Silk Road e ci teniamo i bitcoin

Cominciamo dalla scena del crimine originale: Silk Road. Il mercato nero del dark web creato da Ross Ulbricht era IL POSTO dove comprare e vendere tutto ciò che volevi—senza domande. Finché, ovviamente, il governo americano ha iniziato a fare le sue.

Ross ha ricevuto un trattamento esemplare”:

  • Doppio ergastolo + 40 anni—perché, chiaramente, gestire un sito web è peggio che commettere crimini violenti.
  • Tutti i fondi di Silk Road sequestrati—perché al governo piace vincere facile.
  • 50.676 Bitcoin (valutati oltre 3,36 miliardi di dollari) confiscati—e, invece di restituirli al popolo, per gli USA hodlare era la cosa giusta da fare.

La Lezione? Se hai intenzione di costruire un impero nel mercato nero, magari usa Monero la prossima volta.


Passo 2: Il Disastro FTX—Dalle Tasche di Sam al Portafoglio dello “Zio Sam

Poi abbiamo Sam Bankman-Fried, alias SBF, alias “Fidati di me, bro”.

FTX doveva essere il futuro del mondo crypto, e invece? È stato il futuro di “come perdere 32 miliardi di dollari in una notte“. Il governo USA, con il suo solito tempismo perfetto, è intervenuto: “Grazie! Ce li prendiamo noi questi soldini.”

  • Sequestrati a SBF: 700 milioni di dollari in crypto asset.
  • Fondi dei clienti FTX confiscati—perché chi se ne frega di restituirli agli utenti, no?
  • Investitori FTX rimasti col cerino in mano (tanto per cambiare) mentre il governo si è intascato il bottino.

E ora? La famiglia di Sam sta facendo lobbying per il suo rilascio—perché giustamente, se Ross Ulbricht esce, significa che anche Sam dovrebbe uscire. Chiaro.

Immagine generata con Grok.


Passo 3: Ross è Libero, e Sam?

Ecco dove la storia prende una svolta in stile serie su Netflix:


Boss Finale: Il Tesoro in Bitcoin del Governo USA

Attualmente, le riserve di Bitcoin del governo USA lo rendono una delle più grandi balene al mondo. E, a differenza dei degens che comprano, tradano e vendono, il governo semplicemente confisca e accumula.


Cosa Possiamo Imparare da Questo?

  1. Il governo ha sempre diffuso FUD su Bitcoin pubblicamente, fino a quando non ha più potuto nascondere il suo amore verso il mondo Crypto.
  2. Se ti beccano, i tuoi token non sono più tuoi—diventano dello Zio Sam.

Alla fine chissà, il governo USA potrebbe diventare il più grande rugger della storia.

State attenti là fuori, e ricordate: not your keys, not your bitcoins – Andreas Antonopoulos.

Scritto da AlexFer33


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Deepseek: Dall’Hype al Ban – L’Ultima Frenesia AI Finita in Rug

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Benvenuti su Oh My Rug, il blog in cui analizziamo le storie più folli del mondo crypto e finanziario. Dopo una settimana dalla “giocata di Trump”, oggi ci immergiamo nella tempestosa saga di Deepseek. La startup cinese di intelligenza artificiale è salita rapidamente alle stelle prima di affrontare una caduta drammatica.

Analizziamo gli eventi, dal lancio dell’app tanto attesa, alla frenesia del mercato, all’impatto sulle azioni tecnologiche americane e al successivo ban da parte della Marina degli Stati Uniti.


Atto 1: La Nascita di un Colosso Tech

Deepseek ha lanciato la sua app di ricerca basata sull’intelligenza artificiale il 15 gennaio 2025. Essa prometteva di rivoluzionare il modo in cui le persone accedono alle informazioni online. Il suo successo è stato immediato:

  • L’app è stata scaricata oltre 2 milioni di volte in pochi giorni;
  • Gli investitori hanno visto Deepseek come la prossima big thing nel settore AI;
  • I social media sono stati inondati da previsioni su come questa nuova realtà avrebbe dominato il mercato degli operatori AI.

L’entusiasmo era palpabile, tant’è che Deepseek è stata subito definita “la grande novità” nel campo dell’intelligenza artificiale.

Era pura FOMO (Fear of Missing Out), la paura di perdere un’occasione d’oro. Ma, come sempre, quando il mercato è troppo ottimista, il rug è dietro l’angolo.


Atto 2: La Frenesia del Mercato e le Ripercussioni sulle Azioni Tech

Il successo di Deepseek ha avuto un effetto domino su tutto il settore tecnologico.

Le principali azioni tech americane, in particolare quelle delle aziende che hanno investito pesantemente nell’intelligenza artificiale, hanno subito flessioni significative. Nvidia, il produttore leader noto per i suoi chip per l’intelligenza artificiale, ha dovuto affrontare una perdita record di quasi 600 miliardi di dollari. Il patrimonio netto del CEO Jensen Huang è crollato di 20,7 miliardi di dollari, sottolineando la volatilità del mercato. Nonostante queste battute d’arresto, alcuni analisti sono rimasti ottimisti sulle prospettive a lungo termine di Nvidia, per via della crescente domanda di hardware AI.

Fonte: Yahoo! Finance.


Atto 3: Il Ban che ha segnato il destino di Deepseek

In mezzo alla crescente popolarità di Deepseek, sono emerse preoccupazioni per la sicurezza. I rapporti stilati dal governo USA hanno indicato che l’app raccoglieva e archiviava i dati degli utenti statunitensi su server situati in Cina, sollevando allarmi a livello governativo. Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha reagito immediatamente, emanando una direttiva che vietava ai suoi membri di utilizzare l’app Deepseek. Questa mossa ha evidenziato la crescente apprensione per le applicazioni tecnologiche forensi che gestiscono dati sensibili.


Atto 4: FOMO, FUD e la reazione del Panorama Tecnologico Globale

Il caso Deepseek ha riacceso il dibattito sulla capacità cinesi di innovare nel settore tecnologico. Il tweet di Jingjing Li riassume perfettamente il cambiamento di prospettiva globale negli ultimi 10 anni:

  1. 2014 – Perché la Cina non può innovare;
  2. 2019 – Il nuovo vantaggio della Cina nell’innovazione;
  3. Oggi – Gli Stati Uniti devono collaborare con l’Europa per rallentare il ritmo di innovazione cinese.

Questa progressione evidenzia le tensioni tra innovazione e geopolitica. L’ascesa e la conseguente “caduta” di Deepseek dimostrano come la FOMO possa guidare i mercati al rialzo, mentre il FUD (Fear, Uncertainty, Doubt) possa farli crollare all’improvviso.


Cosa Possiamo Imparare dal Caso Deepseek?

  1. L’hype non è sinonimo di valore – Il successo iniziale non garantisce un futuro stabile.
  2. I rischi normativi sono reali – Se un’azienda gestisce dati sensibili in modo opaco, prima o poi verrà bloccata.
  3. La competizione globale plasma i mercati – L’innovazione può scuotere i giganti tech, ma porta anche a regolamentazioni più severe.

Conclusione: Come gestire la “frenesia” tecnologica

La storia di Deepseek è un perfetto esempio di come l’euforia di mercato possa trasformarsi in un incubo per gli investitori. Quando tutti pensano che un’azienda stia per diventare la prossima Google, Amazon o Nvidia, è il momento di stare attenti.

L’episodio di Deepseek sottolinea la natura volatile degli investimenti tecnologici e l’importanza della due diligence. Con l’evoluzione del panorama tecnologico globale, restare informati e valutare criticamente i nuovi entranti diventa essenziale. Cosa pensi della rapida ascesa e caduta di Deepseek? Discutiamone nei commenti!


Nota: Questo articolo è basato sugli eventi più recenti riguardanti Deepseek al 29 gennaio 2025.

Scritto da AlexFer33

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La Strategia di Trump: Manipolare il Mercato con Memecoin e Hype

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Nel mondo imprevedibile delle cryptovalute, ogni giorno emergono nuove truffe. L’ultima mossa di Trump è un vero e proprio capolavoro di manipolazione di mercato. Combinando memecoin, FOMO (Fear Of Missing Out, ossia la paura di restare “tagliati fuori”) e la campagna elettorale, Trump ha orchestrato una delle manovre più audaci mai viste. Usando il classico principio del “buy the rumor, sell the news”, ha attirato gli investitori con promesse di guadagni stellari, per poi lasciarli con il cerino in mano.

Ecco come Trump ha trasformato le aspettative degli investitori in una macchina per fare soldi (e risparmiare).


Atto 1: $TRUMP e la Mania delle Memecoin

Tutto è iniziato con $TRUMP, una memecoin lanciata su Solana e presentata come il futuro delle cryptovalute “patriottiche”. Tramite un tweet, il 17 gennaio Donald ha annunciato la sua moneta, “istigando” i seguaci ad acquistarla.

Ad alimentare l’hype, ci ha pensato anche Melania Trump in persona. Due giorni dopo il rilascio della moneta che rappresenta la vittoria delle elezioni USA, su Solana emerge $MELANIA, la memecoin della neo First Lady d’America. Essa ha contribuito ad alimentare la frenesia tra gli investitori retail, i quali attratti dall’idea di investire in progetti “sponsorizzati” dal neopresidente degli Stati Uniti, non hanno badato a spese.

Difatti, i cryptoinvestitori hanno svenduto le proprie altcoin e memecoin per acquistare $TRUMP e $MELANIA, creando un crollo generale del mercato. Le uniche monete in positivo erano proprio le due meme made in USA, seguite da Solana e le crypto del suo ecosistema: Raydium, Jupiter e Jito. Esse hanno infatti beneficiato di un incremento monstre dei volumi di scambio e anche i loro token sono saliti vertiginosamente.

Tweet Rilevante:
Come sottolineato da WazzCrypto, la strategia di Trump era quella di attirare il maggior numero possibile di investitori durante la FOMO pre-elettorale, promettendo grandi novità e rendimenti incredibili. Questo ha portato un enorme afflusso di fondi in $TRUMP e $MELANIA, lasciando il resto del mercato in difficoltà.

Grazie a questa mossa, infatti, tantissime persone si sono approcciate per la prima volta alle cryptovalute. Attratti dalle potenzialità di guadagno e dalla fiducia nei confronti del neopresidente, non ci hanno pensato due volte prima di “scommettere” il loro denaro. I loro investimenti, sommati a quelli di chi era già nel mercato crypto, hanno permesso al token $TRUMP di raggiungere un picco di 75 dollari, con una capitalizzazione di mercato complessiva di oltre 15 miliardi.


Atto 2: Liberty Finance e i Dati On-Chain

Mentre il token $TRUMP guadagnava terreno, Trump e il suo team hanno colto la palla al balzo per promuovere la token sale di World Liberty Finance (WLFI), una piattaforma DeFi nata col proposito di creare un sistema bancario decentralizzato. Permettere ad un numero sempre crescente di cittadini americani di investire in crypto, utilizzando strumenti come borrow e lending “apparentemente” senza intermediari, è infatti uno dei tanti propositi della nuova presidenza.

Mentre World Liberty Finance raccoglie soldi alla velocità della luce, la gang di Trump si getta subito sul mercato delle altcoin, approfittando dei prezzi ribassati. Tramite i dati raccolti sulle loro operazioni, è subito emerso quale fosse il vero intento del crash di mercato causato da $TRUMP e $MELANIA.

Secondo SpotOnChain infatti, Trump e il suo team hanno ricavato enormi quantità di denaro dalle vendite dei token $WLFI. Questi fondi sono poi stati utilizzati per acquistare le stesse altcoin che erano scese drasticamente di prezzo poche ore prima, ipervendute dagli stessi investitori per comprare i token promossi dalla neopresidenza. Quando il mercato si è accorto di cosa stava succedendo, Trump aveva già accumulato una grande quantità di altcoin acquistate in saldo.


Atto 3: Il Rugpull del 20 Gennaio

Il 20 gennaio è finalmente arrivato e il mondo crypto si aspettava il tanto atteso pump. Ma invece di “raggiungere la luna” come si usa dire in gergo, $TRUMP e $MELANIA crollano improvvisamente. Gli investitori che avevano “scommesso” i loro soldi si sono ritrovati con token dal valore decisamente più basso.

Evidenza dai Tweet:

  • Come sottolineato da AshCryptoReal, il dump è stato rapido e devastante. Trump e il suo team hanno liquidato le loro posizioni, lasciando gli investitori in crisi.
  • I fondi raccolti da $TRUMP, $MELANIA e tramite la token sale di $WLFI sono stati usati per acquistare altcoin a prezzi stracciati, completando il rugpull definitivo.

Atto 4: Buy the Rumor, Sell the News (in Stile Trump)

Trump ha sfruttato il classico principio del “buy the rumor, sell the news” in modo magistrale.

  • Il Rumor: La sua campagna elettorale e le promesse di guadagni legati a $TRUMP, $MELANIA e $WLFI.
  • La Notizia: Il giorno delle elezioni, che si è rivelato l’opportunità perfetta per Trump per vendere i token, completare la raccolta fondi con $WLFI e acquistare altcoin in saldo.

Dal tweet di AshCryptoReal, emergono tutte le operazioni effettuate dalla banda Trump, la quale, nel giro di soli 3 giorni è passata da essere “nocoiner” ad avere miliardi in cryptovalute.


Il Genio (e l’Audacia) della Mossa di Trump

Questa non è stata solo una truffa, ma una strategia di manipolazione di mercato eseguita alla perfezione. Trump non si è limitato a cavalcare la FOMO che ha creato; ha sfruttato le aspettative degli investitori, usato il ciclo delle notizie a suo favore e tratto enormi profitti a spese dei retail.


Lezioni per i Crypto Investitori

  1. La FOMO è una Trappola: La promessa di grandi guadagni spesso acceca gli investitori davanti ai rischi.
  2. Buy the Rumor, Sell the News: Quando tutti si aspettano un pump, il dump è solitamente dietro l’angolo.
  3. I Dati On-Chain Contano: Piattaforme come SpotOnChain possono aiutare a identificare attività sospette prima che sia troppo tardi.

Conclusione: Il Rugpull Definitivo?

La mossa crypto di Trump passerà alla storia come una delle manovre più audaci (e controverse) nella storia della blockchain. Ha trasformato la FOMO in un’arma, manipolato il ciclo delle notizie e lasciato gli investitori retail a bocca asciutta.

Per noi che osserviamo questo paradigma, la lezione è chiara: nel mondo crypto, l’unica certezza è l’incertezza. La prossima volta che vedrai un token sponsorizzato da una celebrità, ricorda: il suo scopo non è mai quello di farti arricchire.

Scritto da AlexFer33

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